Possedere una seconda casa, specialmente in una località montana come gli Appennini, rappresenta un sogno per molti. Tuttavia, la gestione della casa può comportare sfide, come la necessità di un sistema di riscaldamento efficiente. Questo articolo esplora le opzioni disponibili per riscaldare una casa di circa 110 mq su tre piani, focalizzandosi
su soluzioni economiche.
Il problema della caldaia a gas rotta
Trovarsi in una casa di montagna con una caldaia a gas non funzionante può rivelarsi problematico. La sostituzione di una caldaia può comportare costi elevati, con prezzi che partono da almeno
3000 euro. Inoltre, in assenza di allacciamento al gas, le opzioni disponibili si riducono ulteriormente. È quindi fondamentale considerare alternative che garantiscano un riscaldamento adeguato senza gravare eccessivamente sul bilancio.
Scaldabagno elettrico come soluzione temporanea
L’utilizzo di uno scaldabagno elettrico
con un accumulo di 100 litri può rappresentare un’opzione vantaggiosa. Sebbene non si tratti della soluzione ideale per un riscaldamento costante, risulta praticabile considerando che l’impianto sarà attivo solo per brevi periodi nell’arco dell’anno. È importante notare che la potenza massima degli scaldabagni elettrici si aggira attorno ai 2000W, un valore che potrebbe non essere adeguato per riscaldare un’intera abitazione di 110 mq.
Calcolo del fabbisogno termico
Per determinare la potenza necessaria al riscaldamento della casa, è fondamentale eseguire un calcolo del fabbisogno termico. Questo processo implica la considerazione di diversi fattori, tra cui le dimensioni e il materiale dei termosifoni. Ad esempio, la potenza richiesta varierà se i termosifoni sono in ghisa, rispetto a quelli realizzati in acciaio o alluminio.
Stima della potenza necessaria
Un metodo per stimare la potenza richiesta consiste nel moltiplicare il numero di elementi dei termosifoni per un coefficiente specifico. Ad esempio, se si dispone di 65 elementi in alluminio, il calcolo sarà il seguente: 65 x 0,15, il che porta a una necessità di circa 9,75 kW. Questo dimostra chiaramente che uno scaldabagno elettrico non sarebbe sufficiente, e si potrebbe dover considerare altre opzioni.
Alternative di riscaldamento elettrico e a gas
Se si sta pensando di mantenere un sistema a gas, esistono opzioni come i radiatori elettrici o le caldaie elettriche, che possono essere più adatte per brevi periodi di utilizzo. Questi sistemi possono riscaldare la casa in modo più rapido rispetto a uno scaldabagno, ma comportano costi fissi più elevati. Qualora si decidesse di passare a un sistema completamente elettrico, sarà necessario richiedere un aumento della potenza elettrica, il che comporta costi aggiuntivi.
Costi di installazione e burocratici
Oltre ai costi di acquisto dei dispositivi, è importante considerare anche i costi di installazione. L’intervento di un elettricista per il cablaggio e l’adeguamento delle protezioni può superare i 1.500€. Inoltre, per ogni kW di potenza richiesta in più, è previsto un costo burocratico di circa 60€. Questi fattori possono influenzare la decisione finale riguardo al sistema di riscaldamento più economico e pratico.
Scelta del sistema di riscaldamento per una casa di montagna
La scelta del sistema di riscaldamento per una casa di montagna richiede una valutazione attenta dei costi e delle esigenze di utilizzo. Se l’impianto sarà attivo solo per brevi periodi, uno scaldabagno elettrico potrebbe sembrare una soluzione conveniente. Tuttavia, è essenziale considerare la potenza necessaria per riscaldare adeguatamente l’ambiente e le eventuali spese aggiuntive per l’installazione e l’aumento della potenza elettrica. Valutare tutte queste opzioni consente di prendere una decisione informata e adatta alle specifiche necessità.