Recentemente, il governo ha presentato un pacchetto di emendamenti alla Legge di Bilancio, apportando significative modifiche a diversi settori, tra cui il regime degli affitti brevi e il finanziamento della ricerca. Queste riforme mirano a bilanciare le esigenze fiscali e a promuovere l’innovazione nel Paese.
Modifiche agli affitti brevi
Una delle novità più rilevanti
riguarda la tassazione sugli affitti brevi. La nuova aliquota sarà fissata al 21% per il primo appartamento affittato, mentre per il secondo si passerà al 26%. Inoltre, i proprietari che gestiscono più di due immobili dovranno dotarsi di partita IVA, un cambiamento che mira a regolamentare ulteriormente
il settore.
Qualificazione come imprenditori
Un aspetto rilevante riguarda la revisione della soglia per la qualificazione del locatore come imprenditore. In precedenza, tale soglia era fissata a cinque appartamenti; ora, sarà sufficiente possederne tre per essere considerati imprenditori
secondo l’articolo 2028 del codice civile. Questo cambiamento potrebbe incentivare una maggiore formalizzazione del mercato degli affitti brevi.
Incentivi per la ricerca
Le riformulazioni della manovra introducono un piano di reclutamento straordinario per i ricercatori, con un focus particolare sui progetti legati al Pnrr. Il governo destinerà circa 50 milioni di euro al Fondo ordinario di ricerca e al finanziamento delle università, per promuovere l’occupazione nel settore della ricerca.
Contratti di ricerca e cofinanziamento
Per le università statali, il piano prevede l’attivazione di contratti di ricercatore tenure track, con un cofinanziamento statale che potrà coprire fino al 50% del costo annuale. Sono previsti stanziamenti di 11,3 milioni di euro per il 2026 e 38,7 milioni di euro annui per il 2027, consentendo così di avviare procedure concorsuali per oltre 1600 ricercatori.
Riforme fiscali e nuove tasse
Oltre agli affitti brevi e alla ricerca, il governo ha riformulato la Tobin Tax, aumentando l’aliquota dallo 0,2% allo 0,4%. Questa misura si inserisce in un contesto di maggiore pressione fiscale sulle transazioni finanziarie, con l’obiettivo di incrementare le entrate statali.
Contributo sui pacchi postali
È stato introdotto un contributo di 2 euro per i pacchi postali di valore dichiarato fino a 150 euro provenienti da paesi extra-Ue. Questa iniziativa ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno del fast fashion e si prevede che generi circa 201 milioni di euro in entrate nel 2026.
Modifiche fiscali e prospettive future
Le recenti modifiche alla manovra del governo evidenziano un chiaro intento di affinare le politiche fiscali e promuovere la crescita in settori chiave come la ricerca e l’innovazione. Con la tassazione regolamentata sugli affitti brevi e il potenziamento del reclutamento per i ricercatori, si auspica che queste misure contribuiscano a un futuro più sostenibile e produttivo per il Paese.