La recente manovra di bilancio del governo ha introdotto misure significative per gestire il fenomeno degli affitti brevi in Trentino. Questa regolamentazione si propone di risolvere la situazione degli affitti turistici, sollevando interrogativi sulla sua reale efficacia nel modificare il mercato immobiliare.
Le nuove disposizioni governative
Con l’entrata in vigore
della legge, la cedolare secca per chi affitta una seconda casa come locazione turistica è aumentata al 26%. Inoltre, per i proprietari di più di due immobili affittati, è ora obbligatorio aprire una Partita Iva. Queste misure sono state concepite per
regolare il mercato degli affitti brevi e garantire una maggiore equità fiscale.
Reazioni del settore immobiliare
Severino Rigotti, presidente della Fimaa (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) in Trentino, ha espresso forti dubbi riguardo a queste normative. Secondo
Rigotti, l’aumento della tassazione non sarà sufficiente a modificare le abitudini dei proprietari, che continueranno a cercare il massimo profitto attraverso gli affitti turistici. Ha dichiarato: “Le normative non cambieranno la situazione; i proprietari continueranno a guardare al guadagno maggiore che si ha mettendo in affitto turistico un immobile”.
Le prospettive future
Numerosi esperti del settore evidenziano che, nonostante l’introduzione di nuove regole, si prevede una continua crescita degli affitti brevi nel Trentino. La domanda di alloggi temporanei è in costante aumento, in particolare in una regione con una forte vocazione turistica. Gli investitori potrebbero trovare strategie per adattarsi alle nuove normative, mantenendo la redditività delle proprie attività.
Possibili scenari di mercato
Una delle principali preoccupazioni riguarda l’aumento delle tassazioni, che potrebbe indurre molti proprietari a ritirarsi dal mercato degli affitti brevi, riducendo così l’offerta di alloggi per i turisti. Tale scenario potrebbe comportare un incremento dei prezzi, rendendo le vacanze in Trentino meno accessibili per molti visitatori. Tuttavia, vi è anche la possibilità che alcuni proprietari optino per la diversificazione delle loro offerte, puntando su un turismo di qualità piuttosto che su un elevato volume di affitti.
Le nuove normative sugli affitti brevi in Trentino rappresentano un cambiamento significativo per il mercato immobiliare locale. Tuttavia, la loro efficacia nel modificare il comportamento degli attori coinvolti rimane da valutare. La discussione tra proprietari e autorità è avviata e si prevede un’evoluzione interessante della situazione nel futuro.