Quando si parla di mutui, la scelta tra tasso fisso e variabile è cruciale. I mutui a tasso fisso offrono una rata costante per tutta la durata del finanziamento, che può variare da un minimo di 10 a un massimo di 30 anni, con alcune banche che arrivano anche a 40 anni. La tranquillità di avere una rata stabilita al momento della stipula, basata su un indice chiamato Eurirs, è un aspetto che molti richiedenti considerano fondamentale. A questo tasso si aggiunge uno spread stabilito dall’istituto di credito, creando così una cifra che rimarrà invariata nel tempo.
Come funziona un mutuo a tasso fisso?
Immagina di richiedere un mutuo di 150.000 euro con un tasso fisso del 2,1% per 20 anni. In questo caso, la rata mensile si aggirerà intorno ai 766 euro, con un costo totale degli interessi che si avvicina ai 34.000 euro. La stabilità delle rate rende questo tipo di mutuo molto allettante per chi desidera pianificare con sicurezza le proprie spese nel lungo termine. È possibile effettuare una simulazione delle rate e del piano d’ammortamento utilizzando appositi calcolatori online.
I vantaggi dei mutui a tasso fisso
Uno dei principali vantaggi è l’assoluta certezza delle rate. In un’epoca di incertezze economiche, sapere esattamente quanto si dovrà pagare ogni mese può fare la differenza. Inoltre, chi ha un reddito stabile e prevede di avere una famiglia a carico tende a preferire questa soluzione per evitare sorprese sgradite. Con il tasso fisso, non ci si deve preoccupare delle fluttuazioni del mercato, che possono influenzare negativamente i mutui a tasso variabile. Tuttavia, è importante essere consapevoli che, in caso di un abbassamento generale dei tassi, chi ha un mutuo a tasso fisso potrebbe non beneficiare di queste riduzioni.
Il piano di ammortamento
Il piano di ammortamento è un documento fondamentale che mostra come verrà rimborsato il mutuo nel tempo. Di solito, include dettagli come il numero della rata, la data di scadenza, l’importo mensile, e la suddivisione tra quota capitale e quota interessi. Nel caso dei mutui a tasso variabile, il piano è soggetto a variazioni in base agli andamenti del mercato, mentre il piano alla francese, molto comune in Italia, mantiene costante l’importo della rata nel tempo. Qui, la quota interessi diminuisce progressivamente mentre cresce la quota capitale, consentendo di estinguere il debito in modo graduale e pianificato.
Calcolare la rata del mutuo
Calcolare la rata di un mutuo può sembrare complesso, ma esistono formule specifiche per facilitare questo compito. La formula per calcolare la rata mensile è r = (1 + 1 / {(1 + i / 12) ^ n – 1}) * i / 12 * M, dove r è la rata, i è il TAN, n rappresenta il numero di rate e M è l’importo del mutuo. Una volta ottenuta la rata, il calcolo degli interessi totali diventa semplice: I = r * n – M. Questo tipo di approccio può sembrare arido, ma con il giusto strumento, come un calcolatore di rate online, si può ottenere un quadro chiaro in pochi clic.
Strategie per abbassare la rata del mutuo
Se stai cercando di abbattere la rata del tuo mutuo, ci sono diverse strategie da considerare. Un’opzione molto apprezzata è la surroga, particolarmente vantaggiosa per chi ha un mutuo a tasso variabile, in quanto i tassi attuali sono spesso superiori a quelli fissi. Con i tassi fissi in calo, anche chi ha un mutuo a tasso fisso stipulato negli ultimi anni potrebbe trovare conveniente la surroga. Questo passaggio consente di ottenere condizioni più favorevoli, riducendo l’importo delle rate mensili e migliorando la gestione del budget familiare.
La scelta tra tasso fisso e variabile
La decisione tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile dipende dalle esigenze personali di ciascuno. Se da un lato il tasso fisso offre stabilità e tranquillità, il tasso variabile può risultare più interessante per chi è disposto a correre qualche rischio, in cambio della possibilità di beneficiarne in caso di calo dei tassi. Coloro che hanno un reddito solido e una situazione economica stabile tendono a preferire la sicurezza del fisso, mentre chi è più propenso a rischiare potrebbe optare per la variabile, con la consapevolezza che si può sempre passare da un tipo all’altro in futuro.