Chi non ha mai sentito parlare di ‘Lo squalo’? Questo film ha segnato un’epoca, e uno dei volti più iconici di questa pellicola è sicuramente quello di Jeffrey Voorhees. Ma chi è davvero quest’uomo? La sua storia è un viaggio attraverso gli anni ’70, un’isola e un destino che sembrano intrecciarsi in modi sorprendenti. Jeffrey, all’epoca solo un ragazzino di 12 anni, si trovò coinvolto in qualcosa di molto più grande di lui, un’esperienza che avrebbe segnato non solo la sua vita, ma anche quella di molti altri. Ma andiamo con ordine.
Arrivo a Martha’s Vineyard
Nel 1974, la famiglia Voorhees si trasferisce a Martha’s Vineyard. Un cambiamento significativo, considerando che all’epoca non erano nemmeno considerati veri abitanti dell’isola. Jeffrey ricorda quei tempi con un misto di nostalgia e meraviglia. “Quando siamo arrivati qui, c’erano famiglie che si conoscevano da generazioni e noi eravamo solo tre bambini senza cugini”, racconta con un sorriso. L’isola, all’epoca, era molto diversa: la vita si fermava dopo il Labor Day e d’inverno le strade si svuotavano, mentre i turisti tornavano a casa.
Non c’era internet, e la TV faceva capricci. Jeffrey spiega: “Era divertente crescere in quel periodo, dovevi uscire e trovare qualcosa da fare. Ci si conosceva tutti, e le amicizie erano più sincere.” Ricorda come, nei giorni di neve, lui e i suoi amici andavano a chiedere lavoro per spalare i vialetti – un’attività che oggi sembra quasi un ricordo di un’altra epoca. Davvero affascinante, non credete?
Il casting per ‘Lo squalo’
La vita di Jeffrey cambiò radicalmente quando, durante la produzione di ‘Lo squalo’, fu scelto per interpretare Alex Kintner. “Era un’opportunità incredibile”, dice, “e quando ho scoperto che avrei guadagnato 140 dollari al giorno, ho pensato: ‘Finalmente posso comprarmi delle scarpe nuove!’”. Ma non era solo il guadagno a renderlo entusiasta; era l’idea di far parte di un progetto così ambizioso.
Le riprese non furono facili. La famosa scena dell’attacco di squalo richiese giorni di lavoro, con Jeffrey che doveva affrontare acque gelide e lunghe attese. “Ogni volta che Spielberg mi diceva di tornare in acqua, pensavo: ‘Oh Dio, no!’” E chi può blame him? Le acque di Vineyard, come molti sanno, sono note per essere freddissime, specialmente a giugno. Ma la passione per il cinema e il desiderio di essere parte di qualcosa di grande lo spingevano avanti.
L’eredità di ‘Lo squalo’
Con l’uscita del film, la vita di Jeffrey e dell’isola cambiò drasticamente. ‘Lo squalo’ divenne un fenomeno mondiale, e Martha’s Vineyard si trasformò in una meta turistica ambita. Jeffrey, ora un uomo di 62 anni, ha vissuto questa trasformazione in prima persona. “Quando la gente iniziò a dire che Alex Kintner era vivo e vegeto e lavorava a Edgartown, il mio ristorante, il Wharf, divenne un punto di riferimento per i fan”, racconta. “Ora, mi inviavano foto per avere il mio autografo, e a volte ci aggiungevano anche un piccolo contributo per le spese di spedizione.”
La sua celebrità, però, non si fermò qui. Con l’arrivo di internet, Jeffrey trovò un nuovo modo di connettersi con i fan, partecipando a eventi e convention dove poteva raccontare la sua storia. “Era incredibile vedere come il film avesse creato una comunità attorno a sé”, dice con entusiasmo. Nonostante l’attenzione, Jeffrey si è sempre mostrato umile, cercando di rendere felici i suoi fan.
Un futuro luminoso
Con il 50° anniversario di ‘Lo squalo’ all’orizzonte, Jeffrey è entusiasta delle celebrazioni in programma. “La mia amica Dolores mi ha convinto a partecipare ai tour a tema ‘Lo squalo’, e non potrei essere più felice di farlo”, dice. “Anche se ora passo gli inverni a Key West, Martha’s Vineyard sarà sempre casa mia.” È un legame che va oltre il film; è una connessione profonda con un luogo che ha plasmato la sua vita.
Insomma, la storia di Jeffrey Voorhees è un esempio perfetto di come il cinema possa intrecciarsi con la vita reale, creando legami duraturi e ricordi indelebili. E chissà, magari la prossima volta che vi troverete a Martha’s Vineyard, vi ricorderete di questo giovane ragazzo che, con un semplice gommone giallo, è diventato parte della storia del cinema.