Contributi per il recupero degli immobili nelle aree a rischio di abbandono

Scopri come accedere ai contributi per il recupero degli immobili in aree a rischio di abbandono e le opportunità di finanziamento disponibili.

La recente deliberazione della Giunta provinciale ha introdotto significative modifiche ai termini per la presentazione delle domande di contributo per il recupero degli immobili situati in aree a rischio di abbandono. Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso la rivitalizzazione dei centri abitati, a favore di coloro che desiderano investire nel recupero edilizio. Fino al 31 dicembre 2025, i cittadini possono presentare le loro richieste per ottenere un sostegno finanziario dedicato al recupero delle abitazioni.

Obiettivi della misura e destinatari

Questa misura di incentivazione è pensata per sostenere le persone fisiche che intendono recuperare immobili di cui possiedono un diritto reale, destinandoli a prima abitazione o per la locazione a canone moderato. La Giunta provinciale ha identificato specifiche aree a rischio di abbandono, e questa misura è mirata a stimolare l’occupazione e la vitalità di queste zone. È fondamentale che gli immobili siano destinati a una delle due finalità indicate per poter accedere al contributo, con un vincolo di destinazione che deve essere mantenuto per almeno dieci anni.

In caso di acquisto di un’unità abitativa oggetto di recupero, il contributo può arrivare a una quota maggiorata del 20% dell’importo contrattuale, fino a un massimo di 20.000 euro. Questa opportunità si configura come un incentivo significativo per stimolare l’investimento nel patrimonio immobiliare di queste aree.

Tipologie di interventi ammissibili

Le iniziative di recupero edilizio possono riguardare sia gli interni che gli esterni degli edifici. Per quanto riguarda gli interni, le spese ammissibili includono interventi su solai, muri, serramenti, impianti idraulici e elettrici, con un limite massimo fissato a 125.000 euro. Gli interventi esterni possono comprendere il rifacimento del tetto, delle murature, delle pavimentazioni e delle recinzioni. È importante notare che le spese tecniche sono anch’esse ammissibili, nel limite del 10% delle spese complessive ammesse per ciascuna categoria di lavori.

Le domande di contributo devono essere presentate attraverso una piattaforma informatica, e il processo è soggetto a scadenze rigorose. La valutazione delle domande avverrà in base all’ordine cronologico di arrivo, dando priorità a immobili in insediamenti storici e a richiedenti con età inferiore ai 45 anni.

Modalità di presentazione delle domande e scadenze

Le domande possono essere presentate in due finestre temporali: la prima dal 19 maggio al 30 giugno 2025 e la seconda dal 14 novembre al 31 dicembre 2025. È fondamentale rispettare questi termini, poiché le domande inoltrate oltre le scadenze stabilite saranno considerate irricevibili. Ogni richiedente deve autenticarsi tramite identità digitale e allegare le dichiarazioni richieste per completare la domanda.

In caso di più richiedenti per lo stesso immobile, una sola persona dovrà presentare la domanda per conto di tutti. Infine, ogni concessione di contributo sarà associata a un Codice Unico di Progetto (CUP), che deve essere indicato su tutte le fatture relative alle spese rendicontate.

Scritto da AiAdhubMedia

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