Negli ultimi mesi, il mercato immobiliare montano in Lombardia ha registrato un incremento notevole dei prezzi, con un aumento complessivo del 7,3%. Tuttavia, si osserva una disparità tra le aree olimpiche, dove l’attività di acquisto è più cauta, e altre località che stanno vivendo un vero e proprio boom. Questa situazione riflette la dinamica del
mercato.
Le località più in crescita
Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, Livigno si distingue nettamente con un aumento che si avvicina al 40%. Questa località è alla ribalta nonostante non rientri nei report di Tecnocasa,
che non ha agenzie in loco. È evidente che la domanda di nuovi immobili supera i 10.000 euro al metro quadrato.
Focus su Clusone e Castione della Presolana
Clusone ha registrato un incremento dei prezzi del 6,7%, attirando acquirenti provenienti da altre province
lombarde. In questa località, i bilocali e trilocali si vendono a prezzi che variano tra 70.000 e 110.000 euro. La maggior parte degli immobili è stata costruita tra gli anni ’70 e ’90, risultando molto apprezzata per le sue caratteristiche architettoniche e per la qualità della vita che offre.
A Castione della Presolana, i valori medi oscillano tra 900 e 1.200 euro al metro quadrato, con le frazioni di Bratto e Dorga che vedono prezzi che possono arrivare fino a 1.400 euro. Queste aree sono particolarmente richieste per le loro attrattive turistiche e per la bellezza del paesaggio montano.
Aumento della domanda a Ponte di Legno e Temù
Le località di Ponte di Legno e Temù hanno registrato incrementi rispettivi del 10,8% e 13,6%. Questo aumento della domanda è principalmente attribuibile all’attesa per nuovi stabilimenti termali. Tuttavia, l’offerta rimane limitata, poiché i proprietari sono riluttanti a vendere. Il costo medio di un bilocale in buono stato si aggira attorno ai 260.000-270.000 euro.
Le opportunità di investimento
Gli investitori che desiderano mettere a reddito le proprietà stanno focalizzando la loro attenzione su bilocali a Ponte di Legno, dove gli affitti stagionali possono arrivare fino a 5.500 euro per la stagione invernale. Temù rappresenta un’alternativa più economica, con bilocali che si vendono a circa 200.000-210.000 euro.
Il mercato immobiliare di Tirano e Bormio
Tirano ha registrato un aumento dei prezzi poco superiore all8%, principalmente a causa della scarsità di offerta. Molti proprietari si stanno orientando verso gli affitti brevi piuttosto che alla vendita. La crescente affluenza di turisti, attratti dal famoso trenino rosso Bernina, ha fatto lievitare i prezzi delle case, che variano da 1.000 a 2.500 euro al metro quadrato, a seconda delle condizioni.
D’altro canto, il mercato di Bormio si presenta attualmente stagnante, con molti acquirenti che preferiscono attendere la conclusione dei Giochi olimpici. La domanda è sostenuta da famiglie in cerca di una seconda casa, mentre gli affitti per lavoratori fuori sede sono in aumento. I prezzi per soluzioni usate si aggirano attorno ai 4.000-5.000 euro, mentre le nuove costruzioni possono arrivare fino a 8.000 euro al metro quadrato.
Altre località in espansione
Santa Caterina di Valfurva sta vivendo un rinnovamento del centro, con prezzi che si attestano attorno ai 4.000 euro al metro quadrato. In Valfurva, invece, i valori si mantengono più contenuti, oscillando tra 2.000 e 3.000 euro. Altri comuni, come Morbegno e Val Masino, hanno registrato aumenti significativi, rispettivamente del 7,7%, grazie a investimenti in nuovi impianti.
Il mercato immobiliare montano in Lombardia si presenta come un settore in forte espansione, con alcune località che emergono come mete privilegiate per investimenti. Sebbene vi sia cautela nelle aree olimpiche, si evidenziano opportunità interessanti nelle località meno conosciute, dove la domanda supera di gran lunga l’offerta.